Intervista alla Responsabile settore Minibasket: Antonella Menegazzi

Antonella ci racconti il ruolo che ricopri nella società sportiva Cestistica?
Sono entrata in Cestistica quando ancora ero studentessa all’Istituto Superiore di Ed.Fisica alla fine degli anni ottanta. Gianni Piotto e mamma Maria Benedetti, attuale presidentessa della società mi hanno accolta come giovane istruttrice desiderosa di imparare esperienze significative nell’ambito della pallacanestro. Ho acquisito il titolo di Istruttrice Minibasket e nell’estate del 1992 ho voluto approfondire la mia preparazione acquisendo il titolo di Istruttrice Nazionale Minibasket. Successivamente sono stata in varie società di pallacanestro di Verona e provincia per ritornare in Cestistica nel 2003 . Attualmente ricopro l’incarico di Istruttrice e responsabile del centro Minibasket Cestistica Verona.

Il Minibasket per Cestistica quanto è importante?
Il Minibasket Cestistica accoglie tutte le bambine e i bambini che vogliono conoscere e praticare il gioco della pallacanestro. Ci sono modalità e tempi per tutti: l’esperienza è per chi vuole conoscere nuovi amici e condividere la passione della pallacanestro, per chi vuole emulare i grandi campioni della pallacanestro, per chi vuole praticare una sana attività motoria di gruppo ed infine per chi “spinto” da papà e mamma arriva spaesato non sapendo bene cosa farà da grande.

Il Minibasket da quanto tempo è attivo come servizio?
L’attività del minibasket Cestistica è iniziata nel 1965.

Da quanti bambini è frequentato e che età hanno?
E’ da alcuni anni che proponiamo l’aggregazione di gruppi suddivisi per età a partire dai pulcini (5-6 anni) anno di nascita 2011 fino agli esordienti (11-12 anni) anno di nascita 2006.
Nello specifico i nostri gruppi sono:
PULCINI anno di nascita 2011, ammessi 2012
SCOIATTOLI anno di nascita 2010 e 2009
AQUILOTTI anno di nascita 2008 e 2007
ESORDIENTI anno di nascita 2006
Quest’anno abbiamo raggiunto quota 115 partecipanti ed a malincuore non abbiamo potuto inserire alcuni bambini per aver esaurito la disponibilità dei posti.

Che tipo di allenamento è dedicato alle piccole promesse?
Più che allenamenti preferisco parlare di situazioni di apprendimento motorio che diventeranno poi nel passaggio alle squadre giovanili dei veri e propri allenamenti basati anche sull’acquisizione delle tecniche e del miglioramento della prestazione individuale e di squadra. L’apprendimento motorio ha implicazioni cognitive, mentali, come tutte le forme di apprendimento. Per eseguire un movimento occorre averlo appreso ed averlo appreso significa aver appreso un insieme complesso comprendente modalità di trattamento delle informazioni in ingresso, in uscita, relative all’azione, alle relazioni dinamiche con altri apprendimenti e dimensioni emozionali. Nell’esecuzione ci si avvale di quanto appreso ma l’apprendimento può rimanere più o meno aperto e continuare a ricevere delle messe a punto. L’obiettivo del nostro operare è portare i bambini a capire il gioco. Nelle nostre lezioni utilizziamo i fondamentali della pallacanestro, tiro, palleggio, passaggio come strumenti per lavorare sulle capacità motorie, fornendo ai bambini percorsi di apprendimento che mirano a realizzare competenze motorie. Gli obiettivi che ci prefiggiamo fanno riferimento agli obiettivi delineati nelle linee guida dal settore Minibasket della federazione pallacanestro. L’organizzazione di un centro Minibasket e la gestione della didattica dell’insegnamento da parte degli istruttori sono significativi e possono incidere positivamente o meno sulle esperienze di ciascun bambino. Durante le nostre lezioni utilizziamo una metodologia ed una didattica che promuove il successo, del riuscire a “produrre”( un palleggio, un tiro, un passaggio) da parte di tutti i bambini.

Quali sono le prime regole che i piccoli imparano sul campo da basket?
Le regole sono diversificate a seconda dei gruppi perchè tengono conto dell’età dei bambini e seguono lo sviluppo psico-motorio dei bambini e dei loro ritmi di apprendimento. Per un bambino di cinque sei anni la prima regola è sicuramente riconoscere ed attuare tempi e momenti di ascolto, vivere la dimensione del gioco collettivo instaurando significative relazioni con gli altri bambini di accoglienza e rispetto. Proseguendo con i gruppi di età le regole diventano più mirate e specifiche sperimentando nel gioco il regolamento. Quindi nel tempo e nei diversi gruppi divisi per età il gioco non è più solo collettivo ma si inseriscono elementi che portano a comprendere l’importanza dell’essere gruppo e poi squadra. L’avvicinamento al mondo delle regole deve comunque essere graduale, condiviso e capito e le regole devono far parte dell’ insegnamento. Ogni regola per essere pedagogicamente valida deve avere una valenza ludica e definire i confini entro i quali si può giocare. Educare alla regola aiuta i bambini a crescere nella comprensione e nel rispetto di se stessi e degli altri. Chi gioca deve essere coinvolto nell’apprendimento della regola, viverla e non subirla.

Quanto ritieni importante lo sport nei più piccoli e quali sono i punti di forza per motivare un bambino/a ad avvicinarsi al Minibasket?
Lo sport è un’occasione unica e speciale per avvicinare un individuo a sperimentare delle esperienze di crescita. Quando si parla di sport facciamo riferimento ad attività dove prevale l’insegnamento della componente tecnica e l’obiettivo è quello di tendere ad elevare il livello di prestazione fisica, utilizzando programmi di allenamento precisi e razionali.
Per il bambino è più consona la realtà del gioco, come dimensione totalizzante. Il gioco è espressione spontanea della motricità, soddisfa le esigenze ludiche del bambino ed è strumento di apprendimento. Nella fascia di età del Minibasket si passa dal gioco di esplorazione al gioco simbolico per giungere al giocosport inteso come verifica del proprio valore nel confronto motorio. Il Minibasket appartiene alla categoria del giocosport che è “…la capacità di un bambino di riutilizzare in forma personale, abilità motorie precedentemente apprese e la disponibilità a precisarle sempre di più, man mano che le esegue e le ripete fino a farle diventare abilità o condotte specifiche.”
Il giocosport Minibasket è :
attività motoria di base praticata in forma ludica, polivalente, differenziata; si innesta su abilità motorie generali ed ha l’obiettivo di migliorare le capacità psico-fisiche del bambino; è attività significativa per impegno ludico e non per risultato tecnico; è attività centrata sui processi di apprendimento e non sui prodotti; coinvolge l’intera personalità del bambino; non è la pura semplificazione di uno SPORT; asseconda il gioco e l’agonismo come motivazioni primarie al movimento.
Il bambino che frequenta il nostro centro Minibasket trova al suo ingresso un ambiente accogliente: si trova a proprio agio perchè viene introdotto in un luogo che lo accetta nella sua identità ed originalità prendendosene cura, introducendolo in una comunità dove nessuno si perde e vien perso di vista, lavora con istruttori motivati e qualificati, apprende il gioco del Minibasket divertendosi ed ha la possibilità di emulare le imprese sportive dei grandi campioni del basket.

Come si può migliorare il già eccellente settore del Minibasket e quali sono gli obiettivi per il futuro? Occorre aumentare il coinvolgimento delle famiglie nel progetto educativo, dove la cura verso il bambino è il punto centrale. Dare continuità allo sviluppo di capacità e competenze, nel nostro caso ludico-sportive che agiscono nel processo evolutivo che porta i bambini ad aderire ad una scala di valori (regole, convivenza, rispetto, fair play) e ad una serie di modelli comportamentali.
Il tutto nell’ottica della “costruzione” di quello che sarà:
UN BUON GIOCATORE
UN UOMO GIUSTO
UN ONESTO CITTADINO.

 

Un commento

  1. Vero, Anto. D’accordissimo sul metodo e sulle finalità. Grazie per l’impegno costante, la passione e la dedizione con cui fai questo per i nostri bambini.

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